venerdì 1 gennaio 2016

TRAGUARDO D'UNA VITA: RISPETTO PER IL MISTERO DELL'ALTRO E PERDONO


 

Quando ero ragazzo mia madre mi diceva: La Vita è prevalentemente intrisa di Bellezza (vedi la Natura del Mondo e l’Arte dell’Uomo) e di Bontà (vedi Albert* Schweitzer con i suoi "Mistero dell’altro"** e "Perdono"***). Nel contempo, essa, però, contiene il Dolore, che è sempre lì, in agguato! (vedi le Calamità e le Guerre).

Crescendo, invece, ho anche verificato  che, come diceva il Buddha: La Vita è essenzialmente Dolore e la Felicità risiede in quei momenti di cessazione del Dolore.

Adesso, in età avanzata, devo dire che mia madre aveva ragione circa il pensiero del Dottor Albert Schweitzer. Oggi, infatti,  a me piace credere in: Un Mondo costituito da tutte persone misteriose, di cui gran parte  "umane", ossia tolleranti perché rispettose della vita; desiderose, come me, di Pace e d’Armonia: tutte persone quest'ultime, però, spesso sole, perché disseminate qua e là sulla Terra, destinate forse a non comunicare tra di loro e magari a non incontrarsi mai.

Chissà che Internet, invece, non possa dar una mano, a farci incontrare!
Alberto Macchi, Rome/Italy – Warsaw/Poland.

------------------------------------------------------------------------
* "Albert": Da cui mia madre avrebbe tratto il nome “Alberto” per me.
** "Il mistero dell’altro": Per quanto concerne i rapporti interpersonali il Dottor Albert Schweitzer era persuaso dell’impossibilità di conoscere fino in fondo un altro essere umano pur vivendoci assieme ogni giorno, nella consapevolezza e nel rispetto della sua vita interiore: «Camminiamo come nella semioscurità e nessuno riesce a distinguere bene i tratti dei compagni, ma qualche volta un avvenimento in comune, una parola scambiata, ce li illumina come un lampo e li vediamo come sono veramente. Poi, per un lungo periodo, riprendiamo la strada insieme, al buio, e tentiamo inutilmente di immaginarci i loro tratti». Allora bisogna arrendersi di fronte alla pretesa di sapere ogni cosa dell’altro, che rimarrà sempre per noi un mistero: conoscersi non significa sapere tutto dell’altro ma deporre in lui la nostra fiducia e il nostro amore. Non esiste difatti solo un pudore fisico, c’è anche un pudore spirituale del quale occorre tener conto. Nessuno può arrogarsi il diritto di conoscere fino in fondo i pensieri di un altro essere umano. In questo campo ha valore solo il donare, che è vita. Bisogna imparare a non accusare di mancanza di fiducia coloro che amiamo se non ci consentono di scrutare gli angoli più nascosti dei loro pensieri. Ma è importante anche donarsi all’altro, in un arricchimento reciproco: nessun uomo deve rimanere mai completamente estraneo all’altro in quanto «il posto dell’uomo è presso l’uomo». È indispensabile superare le barriere rappresentate dalle regole e dalle convenzioni, quando ciò è dettato al contempo dai sentimenti e dalla riflessione. È sempre sulla base dei rapporti interpersonali che Schweitzer elabora un’originale riflessione anche sul perdono.
*** "Il Perdono": L’etica corrente lo elogia come atto di totale abnegazione, mosso da sentimenti di pietà. In realtà, se concepito in questo modo, il perdono finisce con l’umiliare chi lo riceve. Difatti, secondo l’etica del rispetto della vita, esso si configura come semplice atto di sincerità nei nostri stessi confronti, che non siamo meno colpevoli degli altri, e più abbiamo commesso errori nella nostra vita, più dobbiamo essere in grado di perdonarli quando diventiamo noi l’oggetto o la vittima degli errori altrui. In quest’ottica il perdono deve essere esercitato senza limiti, e va interpretato come un mezzo per sdebitarsi rispetto agli errori o delle negligenze commesse in passato. (Wikipedia)
............................................................................


 


  


............................................................................





Bellezza - Bontà
Dolore - Felicità
Vita - Mondo - Pace - Armonia

............................................................................

PERSONE SPECIALI DI OGGI E DI TUTTI I TEMPI:

Amira Willighagen - Paesi Bassi
Renzo Arbore - Italia
Mahatma Gandhi - India
Giovanni XXIII - Italia
Martin Luther King - Usa
Nelson Mandela - Sud Africa
Maria Teresa di Calcutta - Albania
Michelangelo Merisi - Italia
Celestino V - Italia
Duo Flame - Ucraina

............................................................................

 LA VITA? ... È DOLORE!


“Essere emotivamente sani in un mondo malato genera, inevitabilmente, un grande dolore e porta a sentirsi diversi ed emarginati” 

Dott.ssa Carla Sale Musio




"Per vincere il dolore è necessario seguire il Nobile Ottuplice Sentiero, ovvero la retta visione, la retta intenzione, la retta parola, la retta azione, il retto modo di vivere, il retto sforzo, la retta presenza mentale, la retta concentrazione".

Siddharta Gotama Buddha


............................................................................


 
CARAVAGGIO M'E' OMBRA
Alberto Macchi

............................................................................



DA 20 ANNI ... E ANCORA





Nessun commento:

Posta un commento