domenica 14 luglio 2013

SEMINARIO / LABORATORIO DI PROSA PRESSO IL TEATRO "ESPERIENTE" DI VARSAVIA E PRESSO IL TEATRO "DELLE EMOZIONI" DI ROMA - PER UNA DURATA DI TRE GIORNI, DURANTE UN WEEK-END


Teatro a Varsavia


Grupa Teatralna “Esperiente”, fondata a Varsavia nel 2009 in seno alla Stawarszeszenie "Italiani in Polonia", dal drammaturgo e regista romano Alberto Macchi, è composta prevalentemente da italiani – ma anche da altri cittadini europei che parlano il polacco – nonché da polacchi che parlano l'italiano, tutti residenti a Varsavia.


Essa porta in giro i suoi spettacoli sia in Polonia che in Italia e promuove Letture Drammatizzate, Seminari e Corsi di Teatro, di Musica e di Canto.


La Compagnia Teatrale "Esperiente" di Varsavia scaturisce nel 2009 dalla Compagnia "Teatrosztuka" sorta a Cracovia nel 1996, un gruppo sperimentale che rispecchiava, a sua volta, la Compagnia "Teatro 84" di Roma costituitasi nel 1983.


Quindi l’attività della Compagnia Teatrale "Esperiente" di Varsavia è il risultato d’una lunga ricerca teatrale portata avanti per trent’anni, dal 1983 al 2013, dal Maestro Alberto Macchi insieme ai suoi artisti ed allievi, un vero e proprio work-in-progress che peraltro continua tuttora.


Questo gruppo oggi può definirsi a tutti gli effetti “europeo” in quanto costituito da quei diversi cittadini d’Europa che risiedono in Polonia con, in comune, l’amore per il Teatro e la conoscenza della lingua italiana e polacca; “europeo” ancora, perché produce spettacoli di autori europei in genere; ed “europeo” infine, perché porta i suoi spettacoli in giro per l’Europa, oltre che, naturalmente, in Polonia e in Italia.


Infine questa Compagnia è da considerarsi anche una task force ovvero una formazione di persone costituitasi allo scopo di diffondere in maniera intensiva, almeno una volta l’anno, la passione per il teatro, attraverso uno stage full immersion della durata di un week-end, soddisfacendo così le richieste che, di tanto in tanto,  le pervengono.


Per informazioni scrivere a teatro@italianiinpolonia.org oppure telefonare al numero 696896553.


C’è da aggiungere che l'Associazione "Italiani in Polonia" alcune volte – dopo un colloquio con il Direttore Artistico Alberto Macchi e con il parere favorevole del Consiglio Direttivo, può concedere il suo patronato e il suo sostegno a quelle compagnie provenienti dall’Italia che, desiderose di debuttare in Polonia, ne facciano esplicita richiesta scrivendo all’indirizzo e-mail teatro@italianiinpolonia.org o telefonando al numero +48.696896553.

Teatro a Roma
DRAMMATURGIA E RECITAZIONE


SEMINARIO-LABORATORIO DI TEATRO DI PROSA, A CURA DI ALBERTO MACCHI (*)
(finalizzato anche a "perfezionare  la lingua italiana" e ad "imparare a parlare in pubblico")

Gli argomenti previsti in questo programma abbracciano lezioni teoriche e pratiche. La teoria si concentra soprattutto nell’apprendimento, da parte dei partecipanti, di quali siano le differenze tra la scrittura drammaturgica e quella letteraria, mentre la pratica offre ad ognuno dei presenti, singolarmente, la possibilità di sperimentare, recitando sotto la guida d’un regista, le differenti interpretazioni che suggerisce il sotto-testo. Il programma prevede:

1. brevi cenni di storia del teatro, terminologia teatrale, drammaturgia, teatro orientale, commedia romana, tragedia greca, teatro oratoriano, teatro elisabettiano, teatro gesuitico, commedia dell’arte.
2. giusta respirazione, impostazione e corretta emissione della voce, dizione, recitazione, lettura, declamazione, azione scenica, gestualità, pantomima, mimo;

3. ricerca e analisi del sotto-testo, costruzione d’un testo drammaturgico: tenendo presente i sinonimi e i contrari d’ogni parola, differente utilizzo della punteggiatura, come si riduce un testo teatrale, come si adatta un testo teatrale, come si traduce un testo teatrale, come si analizza un testo teatrale, come s'affronta la prima lettura d'un testo teatrale;

4. interpretazione delle diverse intenzioni di ogni singola battuta, interpretazione del testo nelle diverse espressioni;

Fra i testi del corpus da analizzare e da recitare: “Il Custode del Sepolcro”, una pièce di Franz Kafka, nonché “L’Uomo Caravaggio”, un’opera drammaturgica di Alberto Macchi.
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(*) ALBERTO MACCHI, nato a Roma nel 1941 è un drammaturgo e regista di Teatro.

Fin da giovane esperimenta il palcoscenico come attore e a diciotto anni già scrive per alcune riviste culturali. Compone poesie, drammi e commedie per il teatro di prosa; adatta e traduce testi di Molière, Courteline, Shakespeare e Edgar Allan Poe.

I suoi genitori, entrambi romani, appassionati – suo padre di Teatro e sua madre di Storia dell’Arte – lo hanno educato all’amore per il Teatro e per l’Arte, per cui egli scrive da sempre testi teatrali molto particolari – dove la finzione e l’immaginazione della Drammaturgia ben si sposa con il rigore della Storia dell’Arte – opere che poi porta in scena un po’ in tutta Europa, raccontando la vita di pittori, di santi, di regnanti, di letterati o di avventurieri del passato più o meno noti.

Agli inizi della sua carriera artistica, Macchi fa diversi tentativi per inserirsi nel mondo della Cultura e dello Spettacolo, finché negli anni settanta non incontra l'opportunità d’esprimere a pieno la propria vocazione. Questo, grazie all’accoglienza della sua neonata Compagnia “Teatro 84” in seno alla storica Associazione Culturale romana “Beat 72” di Ulisse Benedetti, fatto che gli offre l’occasione d'immergersi nel Teatro Romano d’Avanguardia allora molto attivo, fra Carmelo Bene, Lindsey Kemp, Susan Strasberg, Jerzy Grotowski, Józef Szajna, Memé Perlini, Giancarlo Nanni, Leaving Theater.

Amante dei viaggi, curioso e accanito ricercatore, benché si sposi in giovane età e abbia presto due figlie e benché per anni debba trascurare la sua passione - il Teatro - e lavorare nel mondo dell’arredamento, grazie al suo spirito libero riesce comunque a tener vivo il sogno artistico, riuscendo altresì a viaggiare spesso per il mondo, soprattutto a scopo di studio, osservando e annotando i differenti comportamenti umani, frequentando teatri, archivi, biblioteche, mostre e mercati, visitando musei e monumenti. Questo gli consente, nel tempo, di collezionare una raccolta di documenti e oggetti di varia natura: da maschere, a costumi, ad antichi libri di storia, a incisioni, a disegni, a dipinti, a foto; insomma un vero e proprio archivio, oggi divenuto preziosissimo.

Durante il suo percorso come drammaturgo, scrive circa 70 testi per il Teatro, tra cui “Shakiamuni”, “Cagliostro”, “Cristoforo Colombo”, “Cristina di Svezia”, "Poniatowski" e, tra il 1961 e il 2012, pubblica: “Contemplativa Visione Umana” e “Panoramica Visione dell’Amore” a Messina; "L'Uomo Caravaggio", "Arcangela Paladini", "Beato Angelico", "Carlo Dolci" (anche in versione polacca), "Irene Parenti", "Pompeo Batoni" e "Cesare Baronio", a Roma,  "Święty Stanisław Kostka" a Cracovia in lingua polacca e “Bona Sforza” in lingua italiana e polacca, a Varsavia; come regista, invece, mette in scena in Italia e in Europa, alcuni suoi testi, ma soprattutto opere di autori famosi del passato, come Sofocle, Plauto, Pirandello, Kafka, Poe, D’Annunzio, Shakespeare, Majakowskij, De Filippo, Lorca, Courteline, Goldoni, Wilde, ricevendo premi e riconoscimenti vari tra cui una targa del Club UNESCO di Trapani.

Oggi Macchi vive e lavora tra Roma e Varsavia, dove tiene corsi e laboratori teatrali e dove opera con la ‘Compagnia Teatrale Europea delle Arti "Esperiente" (conseguente alla Compagnia “Teatrosztuka” che aveva creato a Cracovia dieci anni prima, la quale, a sua volta, era scaturita dalla Compagnia “Teatro 84” fondata a Roma venti anni ancora avanti, nel 1984).

A Varsavia, oltre che Direttore Artistico del Teatro “Enrico Marconi” dal 2009 al 2012 e successivamente di altri spazi, è Membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione “Italiani in Polonia’ e Redattore  di "Gazzetta Italia” giornale bilingue distribuito a livello nazionale, nonché produttrice di servizi radiofonici e televisivi a diffusione europea.

Nel corso del suo lungo iter artistico, Alberto Macchi fa esperienze in vari settori dello spettacolo, lavorando anche per il Cinema, per la Televisione, per la Moda e per la Lirica.